2011-05-21

Mouse o tastiera? o altri dispositivi di input? - 1

Con questo post inizio a raccontare cosa penso dei dispositivi di input più utilizzati.
Personalmente preferisco utilizzare la tastiera per la maggior parte dei comandi, rimangono escluse tutte le operazioni in cui la tastiera non risulta funzionale, come ad esempio il movimento del puntatore per il disegno a mano libera o per ritagliare un pezzo di immagine oppure per spostare qualche oggetto o finestra nel desktop o alcune funzioni di drag-and-drop. Dopo questa premessa avrete la certezza che il mio parere non sarà obiettivo e non dovrete basare la vostra scelta sul mio giudizio. Cercherò comunque di affrontare l'argomento provando a motivare la mia scelta ma anche per dare qualche spunto di riflessione.
Procediamo con ordine, se possibile.
Il mouse, nato nel 1967, si è affermato con la diffusione dei computer grafici ed è da circa 25 anni un buon compagno di input della tastiera, la loro coesistenza dimostra il fatto che si completano a vicenda, dove non arriva l'uno arriva l'altra e viceversa.
Da quando ha iniziato a diffondersi si è evoluto e ne sono nate
molte varianti, all'inizio aveva una pallina con la superficie gommosa che ruotando faceva muove dei piccoli rulli che generavano, con i loro movimenti, gli impulsi che il computer interpretava per ricreare lo stesso movimento per il puntatore. La pallina rotolando sul tavolo o scrivania raccoglieva di tutto e saltuariamente andava ripulita come pure la sua sede dentro il mouse. Dopo molti anni si è passati al sensore ottico che ha sostuito quasi totalmente la pallina. Si basa sulle variazioni del riflesso della luce rossa sulla superficie utilizzata come base. Di certo non raccoglie la polvere come faceva la pallina gommosa ed il fatto che è tuttora il meccanismo di rilevamento movimento per mouse più diffuso dimostra che non ha tanti rivali e non tanto valorosi. Nel tempo al mouse, nato con un solo tasto, si sono aggiunti altri tasti, si è passati a due e poi a tre, poi la rotellina per lo scorrimento della visualizzazione, la rotellina è diventata a sua volta il terzo tasto, poi altri tasti per funzioni speciali di alcuni programmi o addirittura programmabili assegnando ad ognuno una funzione o un programma.
La Trackball è un dispositivo di puntamento con meccanismo simile al mouse con pallina, una pallina che viene fatta ruotare con le dita e con sensori che si sono via via evoluti il movimento rilavato genera impulsi dello stesso formato di quelli del mouse. E' dotato anche esso di tasti come il mouse per le varie funzioni necessarie di click.
Tavoletta grafica con il pennino, la sua diffusione ha avuto un picco prima della diffusione degli scanner. Veniva spesso utilizzata per digitalizzare delle immagini passando con il pennino sui punti e linee salienti in modo da generare un'immagine con proporzioni e dimensioni corrette. Ancora utilizzata con software di CAD ma in molti casi sostituita, appunto, dall'utilizzo di scanner per importare l'immagine da utilizzare come base per il disegno vero e proprio.
Il Touchpad è il dispositivo più utilizzato integrato nei computer portatili dato il ridotto ingombro in termini di spessore e per il fatto che non richieda una superficie piana e stabile per il suo utilizzo, il che lo rende ideale per i laptop, ideati per stare sulle ginocchia. I sensori interni recepiscono le variazioni di capacità elettrica causate dai movimenti delle dita sulla superficie e sulla base dei valori rilavano la posizione del dito sulla piastra del touchpad. Con il tempo sono stati arricchiti di funzioni sviluppate dai driver software che li gestiscono, ad esempio possono simulare il click con un colpetto con il dito sulla superficie, il drag-and-drop con un colpetto e trascinamento senza sollevare il dito. Possono ssere riservate alcune aree a funzioni speciali come lo scorrimento permesso dalla rotellina dei mouse, oppure il click agli angoli associati a funzioni o programmi particolari. Il moulti-touch, introdotto recentemente e derivato dalle tecniche sviluppate per i dispositivi mobili come i cellulari.
Il Trackpoint è un dispositivo il cui marchio è registrato da IBM ed utilizzato principalmente nei portatili di origine IBM, adesso Lenovo. Si tratta di un "gommino" posizionato nella tastiera tra i tasti G H e B e, quando sollecitato da una pressione fa spostare il puntatore nella stessa direzione.
Il Touchscreen le cui prime realizzazioni risalgono a sistemi rudimentali che permettevano il tocco solo in determinate aree, in seguito sono migliorati notevolmente fino alla massima diffusione recentemente con i cellulari. Attualmente esistono due principali tipi di tecnologie, resistiva e capacitiva, nella prima sopra la superficie del monitor viene creato un intercapedine con due sottili strati di materiale conduttivo separati da un materiale isolante, la pressione di un dito o di un pennino o di qualsiasi oggetto causa il contatto tra le due superfici e in base alla posizione del contatto vengono ottenute due misurazioni di tensione sul riferimento verticale e quello orizzontale. Quella capacitiva è la stessa utilizzata nei touchpad ma applicata sopra uno schermo. A differenza di quella resistiva che permette di interagire con un dito, con l'unghia oppure con un pennino, la capacitiva può essere utilizzata solo con le dita che offrono una capacità elettrica, ma per contro permettono di comandare con più di un dito a differenza di quella resistiva che permette solo un punto di azione.

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